Ricette dal mondo
by fotoedarte |
sandro alfonso by fotoedarte
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La kasba
di riso e pollo
cucina araba
- 1 pollo abbastanza grande tagliato in 8 pezzi (oppure 4 cosce tagliate in due parti)
- 1/2 dl. di olio di semi (monoseme: arachide, girasole o mais)
- 2 cipolle medie affettate sottilmente
- 2 pomodori maturi pelati e tagliati a pezzetti (oppure 4 pomodori pelati)
- 3 dl. di passata di pomodoro
- 3 cucchiai di concentrato di pomodoro
- 4 spicchi di aglio pelati e schiacciati
- 2 carote medie grattugiate
- la buccia grattugiata di una arancia
- 4 chiodi di garofano
- 4 bacche di cardamomo
- bastoncini di cannella
- sale e pepe q.b.
- 450 g. di riso a grana lunga
- una manciata di uvetta
- una manciata di mandorle private anche della pellicina scura e divise a metà
- Fate rosolare le cipolle con l’olio in una capace pentola. Unite i pezzi di pollo e l’aglio e fate rosolare mescolando altri 5 minuti. Aggiungete i pomodori, la passata, il concentrato, le carote grattugiate, la buccia dell’arancia e 8 dl. di acqua bollente. Salate e pepate.
- Cuocete coperto per 20/25 minuti, o comunque fino a quando il pollo sarà cotto. Togliete il pollo e tenetelo in caldo.
- Versate il riso nella pentola e fate cuocere coperto fino a quando il riso sarà cotto e tutto il liquido assorbito (se il riso non fosse cotto quando non ci sarà più liquido unite altra acqua calda, nel caso contrario finite di cuocere scoperto).
- Distribuite il riso su un capace piatto da portata, deponete sopra a corona i pezzi di pollo e cospargete sopra la tutto l’uvetta e le mandorle. Servite subito.
Dopo questo piatto etnico portate in tavola dei dolcette arabi, dolcissimi ma molto golosi, comelokum o i corni di gazzella.
CHAPATI PANE INDIANO Il Chapati è un classico pane indiano, preparato senza usare lievito. Sempre presente sulle tavole indiane, è ottimo per accompagnare pietanze a base di verdure, ma anche consumato solo, ben caldo. La ricetta che vi proponiamo, in particolare nel metodo di cottura, è semplicifcata per poter essere preparata in qualunque cucina, senza l'ausilio di strumenti o tecniche particolari, ma il risultato è comunque ottimo. Ingredienti per 10 Ciapati: - 200 gr di farina integrale - 200 gr di semola di grano duro - 200 ml di acqua Preparazione: Se avete una macchina del pane o una impastatrice, iniziate mettendo l'acqua, quindi aggiungete i due tipi di farina. Settate il programma "Impasto" e fate iniziare la lavorazione, quando ultimata lasciate riposare l'impasto per circa 30 minuti quindi procedete alla cottura. Se impastate a mano invece, partite mettendo la farina a fontana ed iniziate ad impastare, continuando fino ad ottenere un impasto la cui consistenza dovrebbe essere soffice e facilmente modellabile, senza che sia però appiccicosa. Nel caso l'impasto dovesse risultare troppo duro, aggiungete acqua in piccole quantità fino ad ottenere la consistenza desiderata. Finito di impastare, coprite e lasciate riposare per circa 30 minuti. Suddividete l'impasto in 10 palline di uguali dimensioni. Su una spianatoia leggermente infarinata, con l'aiuto di un mattarello stendetele fino ad ottenere una base rotonda, dello spessore di circa tre millimetri. Fate scaldare una padella antiaderente, quando sufficientemente calda mettete un Ciapati e fate cuocere finche la parte inferiore diventerà leggermente dorata, circa un minuto, quindi girate e fate terminare la cottura sull'altro lato. Ponete i Ciapati pronti uno sull'altro in un cestello di vimini foderato con un panno pulito , e teneteli coperti man mano che cuocete gli altri. Servire in tavola e consumare preferibilmente ben caldi. |
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PIZZA
La vera pizza napoletana
Ingredienti per l’impasto
800 g. di farina 00
200 g. di farina americana (manitoba) *
2 g. di lievito di birra
2 bicchieri di acqua
tanta pazienza per la lievitazione.
Procedimento
Mescolare i due tipi di farina su una tavola di legno o un piano di marmo, disporre la farina a fontana, aggiungere l’acqua fredda, il lievito e il sale, mescolare con le dita fino a quando il lievito si è sciolto completamente. Unire delicatamente la farina alla pappetta centrale che si è formata e lavorare l’inpasto per circa 5 minuti, stendendo e ricomponendo l’impasto, sempre e solo con le mani. La pasta dovrà risultare morbida e liscia. lasciare lievitare per 2 ore l’impasto, coperto con un panno asciutto. All’avvenuta lievitazione creare delle palline di impasto, grosse all’incirca come una mela piccola, pizzicando l’impasto sempre dall’esterno con il pollice e l’indice. lasciate lievitare nuovamente queste palline per un’ora, dopo di che potrete sbizzarrirvi e fare anche voi come fanno i pizzaioli. Stendete con le mani le palline lievitate e dategli una forma circolare, lo spessore non deve superare il centimetro, e lasciate il bordo della pizza appena più spesso rispetto al centro.
COME STENDERE E CUOCERE LA PIZZA IN CASA
Queste sono le indicazioni per la preparazione della pizza margherita, valide – nella parte generale -per ogni tipo di pizza: serviranno quindi, oltre alla pasta, dei pomodori pelati, dell’origano e/o basilico, mozzarella o fior di latte, sale e olio. Inoltre, è utile avere a disposizione della carta forno per la sua cottura, in modo da non essere costretti ad ungere la teglia con il rischio di sgradevoli odori e sapori di “fritto bruciacchiato”. E’ poi importantissimo non stenderla usando il mattarello: anche se – a prima vista – puo’ sembrare un operazione difficile, le mani assicurano un risultato nettamente migliore su morbidezza e su consistenza finali della pasta. Ultimo, ma non meno importante, il forno va acceso un’ora prima in modo da consentirgli di raggiungere il massimo della sua temperatura.Nota sulla cottura: è meglio accendere il forno – al massimo – almeno un’ora prima (staccando la ventola, qualora questa ci fosse), in modo che questo sia il piu’ caldo possibile. Un ottimo metodo consiste nell’usare una pietra refrattaria – fatta tagliare a misura da un negozio di materiali edili – o mattoni sistemandoli nella parte bassa del forno PRIMA della sua accensione in modo che accumulino e restituiscano calore. In questo modo, la temperatura aumenta ulteriormente e la pizza e’ piu’ simile a quella del forno a legna! Soprattutto se, durante la cottura, si accende ANCHE il grill!
La vera ricetta della pizza napoletana, certificata anche dal disciplinare che è alla base del riconoscimento europeo del marchio di Specialita’ Tradizionale Garantita.
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* Farina Manitoba
La farina Manitoba, detta anche farina americana o farina d'America, è ottenuta dalla macinazione di alcune varietà di frumenti teneri coltivati nel Nord America, originari della regione canadese di Manitoba.
È una farina di forza, che contiene una grande percentuale di proteine (fino al 18%) e ha un potere di assorbimento dell'acqua notevole (fino all'80% del suo peso). Viene utilizzata per aumentare la forza delle farine in genere, soprattutto per produrre pani speciali e pizza.
La farina Manitoba, infatti, grazie all'alevata quantità di glutine, produce impasti moltotenaci che sopportano senza "sgonfiarsi" lunghe lievitazioni, Questa caratteristica è molto utile negli impasti che devono lievitare molto, come nel pane, soprattutto in quelli speciali come le baguette. Nei dolci, la farina Manitoba è utilizzata spesso, ma solo in quelli a lievitazione naturale, non quelli con lievitazione tramite lievito chimico. Viene quindi utilizzata per panettoni, pandori, colombe, bigné, bomboloni, babà, impasti lievitati naturalmente e per molte ore con il lievito di birra.Gli impasti lievitati con il lievito chimico, proprio per la caratteristica della lievitazione, che avviene durante la cottura e grazie allo sviluppo di anidride carbonica,necessitano di una farina con caratteristiche oppostea quelle della farina Manitoba, cioè con poco glutine e molto amido. Il glutine, infatti, in questo tipo di dolci, creerebbe un ostacolo alla lievitazione, inoltre produrrebbe dolci troppo tenaci, caratteristica indesiderabile in un dolce da forno, che deve essere soffice e "sciogliersi in bocca".
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800 g. di farina 00
200 g. di farina americana (manitoba) *
2 g. di lievito di birra
2 bicchieri di acqua
tanta pazienza per la lievitazione.
Procedimento
Mescolare i due tipi di farina su una tavola di legno o un piano di marmo, disporre la farina a fontana, aggiungere l’acqua fredda, il lievito e il sale, mescolare con le dita fino a quando il lievito si è sciolto completamente. Unire delicatamente la farina alla pappetta centrale che si è formata e lavorare l’inpasto per circa 5 minuti, stendendo e ricomponendo l’impasto, sempre e solo con le mani. La pasta dovrà risultare morbida e liscia. lasciare lievitare per 2 ore l’impasto, coperto con un panno asciutto. All’avvenuta lievitazione creare delle palline di impasto, grosse all’incirca come una mela piccola, pizzicando l’impasto sempre dall’esterno con il pollice e l’indice. lasciate lievitare nuovamente queste palline per un’ora, dopo di che potrete sbizzarrirvi e fare anche voi come fanno i pizzaioli. Stendete con le mani le palline lievitate e dategli una forma circolare, lo spessore non deve superare il centimetro, e lasciate il bordo della pizza appena più spesso rispetto al centro.
COME STENDERE E CUOCERE LA PIZZA IN CASA
Queste sono le indicazioni per la preparazione della pizza margherita, valide – nella parte generale -per ogni tipo di pizza: serviranno quindi, oltre alla pasta, dei pomodori pelati, dell’origano e/o basilico, mozzarella o fior di latte, sale e olio. Inoltre, è utile avere a disposizione della carta forno per la sua cottura, in modo da non essere costretti ad ungere la teglia con il rischio di sgradevoli odori e sapori di “fritto bruciacchiato”. E’ poi importantissimo non stenderla usando il mattarello: anche se – a prima vista – puo’ sembrare un operazione difficile, le mani assicurano un risultato nettamente migliore su morbidezza e su consistenza finali della pasta. Ultimo, ma non meno importante, il forno va acceso un’ora prima in modo da consentirgli di raggiungere il massimo della sua temperatura.Nota sulla cottura: è meglio accendere il forno – al massimo – almeno un’ora prima (staccando la ventola, qualora questa ci fosse), in modo che questo sia il piu’ caldo possibile. Un ottimo metodo consiste nell’usare una pietra refrattaria – fatta tagliare a misura da un negozio di materiali edili – o mattoni sistemandoli nella parte bassa del forno PRIMA della sua accensione in modo che accumulino e restituiscano calore. In questo modo, la temperatura aumenta ulteriormente e la pizza e’ piu’ simile a quella del forno a legna! Soprattutto se, durante la cottura, si accende ANCHE il grill!
La vera ricetta della pizza napoletana, certificata anche dal disciplinare che è alla base del riconoscimento europeo del marchio di Specialita’ Tradizionale Garantita.
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* Farina Manitoba
La farina Manitoba, detta anche farina americana o farina d'America, è ottenuta dalla macinazione di alcune varietà di frumenti teneri coltivati nel Nord America, originari della regione canadese di Manitoba.
È una farina di forza, che contiene una grande percentuale di proteine (fino al 18%) e ha un potere di assorbimento dell'acqua notevole (fino all'80% del suo peso). Viene utilizzata per aumentare la forza delle farine in genere, soprattutto per produrre pani speciali e pizza.
La farina Manitoba, infatti, grazie all'alevata quantità di glutine, produce impasti moltotenaci che sopportano senza "sgonfiarsi" lunghe lievitazioni, Questa caratteristica è molto utile negli impasti che devono lievitare molto, come nel pane, soprattutto in quelli speciali come le baguette. Nei dolci, la farina Manitoba è utilizzata spesso, ma solo in quelli a lievitazione naturale, non quelli con lievitazione tramite lievito chimico. Viene quindi utilizzata per panettoni, pandori, colombe, bigné, bomboloni, babà, impasti lievitati naturalmente e per molte ore con il lievito di birra.Gli impasti lievitati con il lievito chimico, proprio per la caratteristica della lievitazione, che avviene durante la cottura e grazie allo sviluppo di anidride carbonica,necessitano di una farina con caratteristiche oppostea quelle della farina Manitoba, cioè con poco glutine e molto amido. Il glutine, infatti, in questo tipo di dolci, creerebbe un ostacolo alla lievitazione, inoltre produrrebbe dolci troppo tenaci, caratteristica indesiderabile in un dolce da forno, che deve essere soffice e "sciogliersi in bocca".
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La Moussaka
Il Moussaka (in greco: μουσακάς) o Mussaca è un piatto tipico della cucina greca, balcanica e medio-orientale, affine alla Parmigiana di melanzane nella versione siciliana (piuttosto che quella napoletana, caratterizzata da mozzarella e sugo di pomodoro). La versione greca del moussaka è la più nota. Si tratta di uno sformato a base di melanzane e carne tritata, da cuocere in forno, guarnito con una spessa copertura di besciamella gratinata, ma ne esistono numerose varianti basate su zucchine, patate ed altre verdure, aromatizzate con spezie a piacimento, ad esempio l'aneto.
ingredienti:
preparazione :
è arrivato il momento di unire il tutto:
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ingredienti:
- 1 kg di melanzane grandi - 1 kg di patate - 160 ml di olio vegetale - una cipolla grande tritata finemente - 450 gr di carne macinata di manzo -
- un bicchiere di vino bianco - besciamella - 1 kg di pomodori - sale, pepe, origano, cannella, prezzemolo - 25 g di formaggio grattugiato
preparazione :
- Per la cottura della carne: tritare la cipolla e farla soffriggere, in un tegame, con due cucchiai di olio fino alla sua doratura. Aggiungere la carne e continuare a cuocere fino quando non avrà cambiato il suo colore; unire il vino, i pomodori tagliati sottili, l’origano, la cannella, il pepe; salare. Coprire con un coperchio e lasciare andare il tutto per circa 20 minuti. Girare di tanto in tanto onde evitare che si attacchi. Alla fine aggiungere il prezzemolo ed il formaggio grattugiato.
- Le melanzane: tagliare le estremità delle melanzane, lavarle ed affettarle nel senso della lunghezza, devono risultare spesse poco meno di un cm. Porle in acqua salata per circa mezz’ora, quindi strizzarle con molta delicatezza, sciacquarle, strizzarle nuovamente e farle scolare in uno scolapasta. Friggerle, a fuoco basso, in olio di semi fino a quando non saranno diventate leggermente dorate da entrambi i lati. Eliminare l’olio in eccesso facendole scolare su della carta assorbente.
- Le patate: tagliare le patate finemente e saltarle appena in una padella con dell’olio di semi.
è arrivato il momento di unire il tutto:
- Ricoprire il fondo di una teglia (25×25 cm o 39×28 cm) con un leggero strato del composto di carne, aggiungere uno strato di patate e poi uno di melanzane e di carne macinata; continuare fino ad esaurimento degli ingredienti.
- L’ ultimo strato va fatto con la besciamella – che avrete preparato in precedenza secondo i vostri gusti – spolverizzata con del formaggio e pane grattugiato.
- Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa mezz’ora (dipende tutto dal forno): la superficie della Moussaka dovrà risultare dorata
- Una volta pronto, lasciar raffreddare per almeno 10 minuti e poi servire con insalata e yogurt bianco, naturalmente greco!
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Ricetta Cous Cous di semola
Un piatto tipico della cucina araba è il cous cous alle verdure che è un piatto tipico del Nord Africa, molto legato alle tradizioni religiose di questa terra.
La ricetta del Cous Cous è molto facile da preparare.
Questa prelibatezza ha avuto un grande successo in tutto il mondo grazie, probabilmente, alle sue caratteristiche inconfondibili, come l’aroma straordinario e il sapore intenso.
Questo piatto nasce in tempi antichissimi, infatti, si ritiene fosse già presente presso le tribù dei Berberi, un popolo autoctono delle zone maghrebine che lo preparava mescolando ai cereali che coltivava dell’acqua o del latte; col passare del tempo si è arrivati alla ricetta tradizionale conosciuta oggi da tutti noi che prevede la cottura della semola al vapore e l`aggiunta di verdure e carni miste.Oltre alle zone nord africane, il cous cous si è diffuso, dando luogo a molte variazioni, anche in Francia, in Sicilia, in Giordania, in Libano e in Israele.
La preparazione per ottenere dalla semola i minuscoli granelli di cous cous è molto lunga e complicata; in passato veniva effettuata dalle donne africane che, per ottenere grandi quantità di questo prodotto dovevano riunirsi in gruppi e lavorare per diversi giorni.
Oggi ovviamente la produzione è stata meccanizzata e si vendono in tutto il mondo grandi quantità di questo alimento.
La cottura tradizionale del cous cous è quella al vapore che prevede l’uso di una pentola particolare chiamata in lingua berbera taseksut o più comunemente conosciuta come cuscussiera.
La cuscussiera si compone di due recipienti: uno inferiore in cui si cuociono le verdure e la carne e uno ad esso sovrapposto in cui il cous cous si cuoce col vapore del preparato sottostante, acquistando un sapore unico e speciale. Questo pasto viene servito tipicamente in un unico piatto rotondo, da cui si cibano tutti i commensali; i più esperti possono mangiarlo addirittura con le mani ma di solito si usa un cucchiaio per servirsi.
Per preparare un buon cous cous abbiamo bisogno di:
cous cous di semola - pomodori - cipolle - ceci ammollati - zucchine - verza - carote - patate - carne di montone ( ma è ottima anche quella di agnello o di manzo)
pepe - cumino - coriandolo macinato - zafferano.
Il cous cous in vendita nei supermercati è molto semplice da cuocere, infatti basta metterlo in una pentola e ricoprirlo con dell`acqua o del brodo bollente, i granelli di semola si gonfieranno e in poco tempo saranno pronti.
Successivamente basta separare i chicchi con una forchetta o anche con le mani, e il nostro cous cous sarà pronto.
Per quanto riguarda il nostro sugo, scaldiamo un po` d`olio in un padella e iniziamo a rosolare la carne; aggiungiamo poi le nostre cipolle tagliate finemente, i peperoni, le carote, le zucchine, le patate a pezzetti, i ceci e la verza, ricopriamo con dell`acqua e lasciamo cuocere per un po`.
Verso la fine della cottura insaporiamo con le nostre spezie e attendiamo che tutti gli ingredienti siano ben cotti. A questo punto versiamo il cous cous nei nostri piatti e lo cospargiamo al centro col brodo, la carne e le verdure.
La ricetta del Cous Cous è molto facile da preparare.
Questa prelibatezza ha avuto un grande successo in tutto il mondo grazie, probabilmente, alle sue caratteristiche inconfondibili, come l’aroma straordinario e il sapore intenso.
Questo piatto nasce in tempi antichissimi, infatti, si ritiene fosse già presente presso le tribù dei Berberi, un popolo autoctono delle zone maghrebine che lo preparava mescolando ai cereali che coltivava dell’acqua o del latte; col passare del tempo si è arrivati alla ricetta tradizionale conosciuta oggi da tutti noi che prevede la cottura della semola al vapore e l`aggiunta di verdure e carni miste.Oltre alle zone nord africane, il cous cous si è diffuso, dando luogo a molte variazioni, anche in Francia, in Sicilia, in Giordania, in Libano e in Israele.
La preparazione per ottenere dalla semola i minuscoli granelli di cous cous è molto lunga e complicata; in passato veniva effettuata dalle donne africane che, per ottenere grandi quantità di questo prodotto dovevano riunirsi in gruppi e lavorare per diversi giorni.
Oggi ovviamente la produzione è stata meccanizzata e si vendono in tutto il mondo grandi quantità di questo alimento.
La cottura tradizionale del cous cous è quella al vapore che prevede l’uso di una pentola particolare chiamata in lingua berbera taseksut o più comunemente conosciuta come cuscussiera.
La cuscussiera si compone di due recipienti: uno inferiore in cui si cuociono le verdure e la carne e uno ad esso sovrapposto in cui il cous cous si cuoce col vapore del preparato sottostante, acquistando un sapore unico e speciale. Questo pasto viene servito tipicamente in un unico piatto rotondo, da cui si cibano tutti i commensali; i più esperti possono mangiarlo addirittura con le mani ma di solito si usa un cucchiaio per servirsi.
Per preparare un buon cous cous abbiamo bisogno di:
cous cous di semola - pomodori - cipolle - ceci ammollati - zucchine - verza - carote - patate - carne di montone ( ma è ottima anche quella di agnello o di manzo)
pepe - cumino - coriandolo macinato - zafferano.
Il cous cous in vendita nei supermercati è molto semplice da cuocere, infatti basta metterlo in una pentola e ricoprirlo con dell`acqua o del brodo bollente, i granelli di semola si gonfieranno e in poco tempo saranno pronti.
Successivamente basta separare i chicchi con una forchetta o anche con le mani, e il nostro cous cous sarà pronto.
Per quanto riguarda il nostro sugo, scaldiamo un po` d`olio in un padella e iniziamo a rosolare la carne; aggiungiamo poi le nostre cipolle tagliate finemente, i peperoni, le carote, le zucchine, le patate a pezzetti, i ceci e la verza, ricopriamo con dell`acqua e lasciamo cuocere per un po`.
Verso la fine della cottura insaporiamo con le nostre spezie e attendiamo che tutti gli ingredienti siano ben cotti. A questo punto versiamo il cous cous nei nostri piatti e lo cospargiamo al centro col brodo, la carne e le verdure.
"Meat pie"
Ecco una ricetta di "Meat pie", una tipica pietanza australiana che consiste in una torta ripiena di carne:
Ingredienti per la pasta:
Ingredienti per la pasta:
- 250 g di farina
- 150 g di burro freddo tagliato a cubetti
- 1 tuorlo d'uovo
- 60 ml di acqua fredda
- 500 g di carne macinata (preferibilmente di manzo)
- 1 cipolla tritata
- 2 cucchiai di farina
- 250 ml di brodo di carne
- 1 cucchiaio di salsa Worcestershire
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- sale e pepe q.b.
- In una ciotola grande, unire la farina e il burro. Con le dita, lavorare rapidamente il burro nella farina fino a formare delle briciole. Aggiungere il tuorlo d'uovo e l'acqua fredda e impastare velocemente con le mani fino a formare una palla di pasta. Avvolgerla nella pellicola per alimenti e riporre in frigo per almeno 30 minuti.
- In una padella, soffriggere la cipolla a fuoco medio-forte fino a quando diventa trasparente. Aggiungere la carne macinata e rosolare finché non è ben dorata.
- Aggiungere la farina e mescolare bene. Versare il brodo di carne, la salsa Worcestershire e il concentrato di pomodoro, continuando a mescolare. Salare e pepare a piacere. Portare a ebollizione, poi ridurre la fiamma e far cuocere per circa 10-15 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a quando il ripieno non si è addensato.
- Accendere il forno a 190°C. Dividere la pasta a metà e stenderne una metà su una superficie infarinata. Usare questa per rivestire il fondo e i lati di una teglia per torte. Versare il ripieno sulla pasta. Stendere la seconda metà della pasta su una superficie infarinata e tagliarla a strisce. Coprire il ripieno con le strisce di pasta, creando una griglia.
- Infornare la Meat Pie per circa 30-40 minuti, finché la pasta non è dorata. Servire calda, accompagnata da insalata o patate fritte.
Plokkfiskur
Eccoti la ricetta per preparare il Plokkfiskur, una ricetta tradizionale islandese a base di pesce e patate.
Ingredienti:
Ingredienti:
- 500 g di patate
- 500 g di filetto di merluzzo (o un altro pesce bianco)
- 1 cipolla
- 50 g di burro
- 50 g di farina
- 500 ml di brodo di pesce
- 250 ml di panna acida
- Sale e pepe nero q.b.
- Prezzemolo tritato per guarnire
- Pelare le patate e tagliarle a cubetti. Cuocerle in acqua salata finché saranno morbide. Scolarle e ridurle in purea con una forchetta o un passapatate.
- Tagliare il pesce a pezzetti e metterlo da parte.
- Tritare finemente la cipolla. In una pentola sciogliere il burro e aggiungere la cipolla. Far dorare la cipolla a fuoco basso per 10-15 minuti.
- Spruzzare la farina sopra la cipolla, mescolare bene e far cuocere per alcuni minuti.
- Aggiungere il brodo di pesce poco per volta, mescolando continuamente fino a creare una consistenza cremosa.
- Aggiungere il pesce e far cuocere per 5-10 minuti finché il pesce sarà cotto.
- Aggiungere la purea di patate e mescolare bene alla salsa. Aggiungere sale e pepe nero q.b.
- Aggiungere la panna acida alla pentola e mescolare bene. Far cuocere il tutto per altri 5 minuti.
- Servire il Plokkfiskur in piatti individuali, guarnendo ogni porzione con un po' di prezzemolo tritato.
Redazione : fotoedarte - Responsabile : Sandro Alfonso - e-mail: [email protected] - GERENZA
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